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Dal romanzo di Jean-Paul Franssens: in una sperduta stazioncina ferroviaria della Scozia un manovale vive in perfetta solitudine, secondo i ritmi di un'esistenza vegetativa, finché una donna, scesa da un treno, non sconvolge la sua amorfa visione del mondo. Nel quadro di un cinema densamente metaforico e di quella poetica del silenzio che già gli aveva ispirato Il giardino delle illusioni, J. Stelling ha fatto un dramma che non manca di risvolti leggeri, quasi beffardi che è anche un "apologo sull'ossessione del desiderio e sul rapporto tra uomo e oggetti di fronte a una natura spettatrice e indifferente" (P. Cherchi Usai).AUTORE LETTERARIO: Jean-Paul Franssens