Uno strano furto in una chiesa, un bambino rapito: secondo padre Juan (Julian Mateos) c'è sotto qualcosa di sacrilego, mentre le autorità non sono della stessa idea. Barnes (Angel del Pozo) in particolare, uomo politico, pensa che la responsabilità sia di una vecchia zingara e le manda contro lo sbrigativo capo della polizia (Fernando Sancho) che l'accusa del rapimento. La zingara rifiuta di parlare. Posta di fronte alla madre del bambino, spiega solo che il piccolo sarà sacrificato al grande maestro. Poi si suicida gettandosi dalla finestra della stazione di polizia per non essere sottoposta al siero della verità. Un'altra zingara regala di nascosto un amuleto e una collana di Astaroth a Susan (Marian Salgado), la figlia di Barnes. Susan viene così posseduta e comincia a comportarsi in modo sgarbato e a levitare nel sonno. Variazione iberica de #Vedi#L'esorcista, coniuga satanismo, stregonerie e pregiudizi sugli zingari, in un insieme governato con discreto mestiere dallo specialista Amando de Ossorio, autore anche della sceneggiatura. La storia non ha molto da offrire e, anche se non prende in prestito molto dal film di Friedkin, procede con un andamento piatto, lento e prevedibile. La ragazzina, Marian Salgado, ha un'aria stranamente sinistra e le sequenze in cui viene fatta assomigliare all'ancor più sinistra attrice che interpreta la vecchia zingara sono piuttosto inquietanti. Si tratta di piccoli tocchi con cui de Ossorio mostra le sue qualità, ma non bastano a riscattare il film. Fernando Sancho con de Ossorio anche ne #Vedi#La cavalcata dei resuscitati ciechi offre una robusta caratterizzazione nel ruolo del capo della polizia. In una piccola parte si nota anche Julia Saly, fedelissima di Paul Naschy, qui con il suo soprannome di La Pocha