L'Assassino ha le ore contate

Convinto di agire per il bene dell'umanità, il dottor Hugo ha cominciato ad eliminare un gruppo di famosi scienziati che ritiene attivamente coinvolti nella contestata corsa agli armamenti delle grandi potenze. L'agente segreto Francis Coplan viene a conoscenza del complotto casualmente, dopo essersi recato ad Istanbul su richiesta di Mara, una sua ex amante che si sente in pericolo. La donna, sorella del folle Hugo, viene uccisa, ma Coplan, sopravvissuto all'attentato, individua il mandante dell'omicidio e con l'aiuto di Eva, una ballerina somigliantissima a Mara, scopre il covo del criminale in un sinistro castello sul Bosforo… Discontinuo fantaspionistico che nella prima parte del racconto fa propri degli stereotipi del genere e nella seconda parte slitta sul giallo orrorifico con tanto di surreale caccia all'uomo che richiama direttamente la classica situazione di The Most Dangerous Game (La partita pericolosa). Più del convenzionale Claudio Brook (Coplan) e della bella ma decorativa Margaret Lee (nel duplice ruolo di Mara e di Eva), si staglia la figura del cattivo di turno interpretato da Hans Meyer (Mauvais sang, Bunker Palace Hôtel): una sorta di scienziato pazzo, leader di una setta di assassini, che ha il volto parzialmente protetto da una protesi metallica, tangibile conseguenza di un rovinoso test condotto con sostanze radioattive. Al film partecipano anche i più noti Jean Servais, Bernard Blier e, nel ruolo marginale di un equivoco scultore, Klaus Kinski. Il film è conosciuto anche con i titoli: Horror: l'assassino ha le ore contate, Coplan Saves His Skin, Requiem for a Snake, Der Teufelsgarten.