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Il 21 agosto 1941 un giovane comunista uccide nel metrò di Parigi un ufficiale della Kriegsmarine. Gli occupanti tedeschi minacciano di giustiziare 100 ostaggi. Per prevenirli, il 27, applicando una legge varata 4 giorni prima e retrodatandola, alcuni magistrati francesi condannano tre degli imputati che il 28 sono ghigliottinati. 6ª regia di Gavras che l'ha scritto con Jorge Semprun sulla base di un libro di Hervé Villeré, pubblicato anche in Italia dagli Editori Riuniti, è un brutto, convenzionale e prolisso film politico di denuncia che sfiora qua e là il comico involontario proprio perché rinuncia a una vera analisi politica.