La Grande parata

La Grande parata

19,00€
Non disponibile

Etichetta: Mondadori
Codice articolo: vgus0097
Categoria: VHS » Film Guerra
Caratteristiche
Anno: 1925
Regista/Autore: K. Vidor
Tipologia: Nuovo
Trama

In un impeto di fervore patriottico, nella primavera del 1917 il ricco playboy Jim Apperson (John Gilbert) si arruola nell'esercito, salvo scoprire che la guerra non è un'avventura ma un orribile incubo. The Big Parade, uno dei film di maggior successo degli anni '20 (all'Astor Theatre di New York rimase in cartellone per quasi due anni), non solo contribuì a lanciare una società come la Metro-Goldwyn-Mayer da poco costituita, ma inaugurò anche una serie di film antimilitaristici che comprendeva What Price Glory (1926, co-firmato dallo sceneggiatore di Big Parade, Laurence Stallings), Wings (1927) e All Quiet on the Western Front (1930). Il film consolidò la reputazione di King Vidor tra i maggiori registi di Hollywood e portò alle stelle la fama di John Gilbert come interprete romantico, sfidando da vicino la nomea di “grande amatore” di Rodolfo Valentino.The Big Parade si piazzò in testa alla lista dei migliori film del 1925 stilata dal New York Times, davanti a Der Lezte Mann, The Last Laugh, The Unholy Three e The Gold Rush. Il suo fascino stava nell'identificazione del pubblico con i tre fantaccini interpretati da Gilbert, Tom O'Brien e Karl Dane. Nella sua recensione di fine anno ai film del 1925, Mordaunt Hall scrisse: “In questa storia c'è del sentimento vero, di quello che ti cattura, ti addolcisce il cuore, ti fa anche versare una lacrima o ti fa venire un nodo in gola. La sera in cui il film venne presentato, Slim, il più alto dei tre amici, interpretato da Karl Dane, fece alzare un omaccione dal suo posto mormorando ‘Speriamo che non lo prendano.'” La descrizione realistica delle scene di guerra fu un trionfo per gli artisti ed i tecnici, guidati da Laurence Stallings, veterano decorato della Grande Guerra che aveva perduto una gamba in battaglia. Vidor ha sempre ricordato che Stallings gli aveva detto sulla guerra “più di quanto io avessi ricavato da tutte le sinossi ed i libri. Aveva più da dire lui, specie per i miei scopi, dei 750.000 piedi di pellicola del Committee on Public Information visionati dal mio agente a Washington.” Peraltro, tutti si trovarono in imbarazzo quando si trattò di installare la postazione per un nido di mitragliatrici tedesco. Il direttore tecnico (anch'egli un veterano) ne aveva davvero visto uno, ma solo dopo che era stato fatto saltare. A quel punto un operaio che stava scavando per posizionare i paletti del filo spinato salutò militarmente e disse: “Posso suggerire qualcosa, per favore?” Il suo nome era Paul Barth, ed era stato ufficiale nel 121° Reggimento della Terza Divisione Mitragliatrici dell'esercito tedesco. Fu lui ad organizzare l'artiglieria ed a comandare il nido di mitragliatrici durante le riprese.Questo restauro nasce dalla visita effettuata alla George Eastman House da Kevin Brownlow nell'autunno del 1997. Mentre stava discutendo di The Big Parade apprese dallo staff della Eastman House che il negativo originale nitrato del film era nei depositi della GEH. Sotto la direzione di Edward Stratmann, gli studenti della L. Jeffrey Selznick School of Film Preservation si dedicarono ad un esame comparativo del negativo originale e della negativo nitrato della riedizione, oltre che del materiale di sicurezza della MGM. I risultati dell'esame confermarono che la versione muta del 1925 di The Big Parade non era stata interamente preservata. Nel 2002, dietro esortazione di Brownlow, la Warner Bros. e la George Eastman House collaborarono al restauro sia della versione muta del 1925 che della versione sonora uscita nel 1931, ricavata a partire dal negativo originale e dal controtipo nitrato. Tutte le didascalie nel negativo originale (1925) erano state sostituite con quelle create per la versione sonora del 1931 e inquadrate per il formato del sonoro: risultavano così scentrate se proiettate con il mascherino del muto. Il presente restauro ha ri-centrato digitalmente tutte le didascalie. Una sceneggiatura dettagliata del 1925, conservata negli archivi della Warner Bros., ha fornito lo schema di imbibizione dell'originale, facendo sì che il colore fosse restituito al film per la prima volta dagli anni '20. Il restauro del colore è stato supervisionato da Dick May, ed i colori sono stati controllati con l'assistenza di Kevin Brownlow e Patrick Stanbury, all'epoca in visita a Los Angeles. Brownlow ha fornito i campioni di pellicola imbibita in blu e ambra scuro. Al restauro del colore ha contribuito anche il reparto digitale della Warner Bros., che ha ricreato il procedimento Handschiegl per il simbolo della Croce Rossa sulla fiancata di un'ambulanza in una scena chiave. Ora, più di 80 anni dopo, il pubblico avrà l'emozione di vedere questo film con lo splendore visivo pari a quello che salutò la platea della prima del 1925 al Grauman's Egyptian Theatre di Hollywood. – ANTHONY L'ABBATE, CAROLINE YEAGER

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