Una spedizione organizzata da una compagnia petrolifera alla ricerca di nuovi giacimenti di petrolio trova un gigantesco scimmione in un'isola dov'è venerato come un dio. Portato a New York fa più o meno le stesse cose del film originale, ma anziché sulla cima dell'Empire State Building, la corsa termina sulle vette delle ora tristemente famose Torri Gemelle. Remake del film del '33, è stato preceduto da una lunga battaglia legale tra la Paramount (insieme con Dino De Laurentiis che avrebbe prodotto il film per loro) e la Universal, secondo la quale il romanzo originale di Wallace era di pubblico dominio. L'accordo stragiudiziale vide la Universal rinunciare a produrre il film in contemporanea e posporre la propria versione di diciotto mesi. Intelligentemente, così come l'originale era fermamente inserito nella realtà del tempo, così gli aggiornamenti (pochi) del film vanno in questa direzione: al posto della Depressione c'è la ricerca di fonti di energia e ci sono (insopportabili) tocchi di femminismo nel personaggio di Dwan (Jessica Lange), la preferita del gorillone. Per il resto il film, per quanto godibile, è un po' un'occasione mancata perché non ha nulla del fascino e della complessità del capostipite e anche gli effetti speciali non sono migliori: invece della stop motion c'è prevalentemente l'uomo travestito da gorilla (se questo è il progresso...). Comunque, i valori di produzione sono alti e Jeff Bridges è un ottimo eroe avventuroso. Un budget di 24 milioni di dollari genera un incasso mondiale di circa 80 milioni. Il seguito è #Vedi#King Kong 2