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Cathryn (Susannah York) è una scrittrice di libri per l'infanzia, ma, al di là dell'apparente normalità, vive una vita assai complessa e insoddisfacente, imprigionata nel matrimonio con Hugh (Rene Auberjonois), marito che non ama, e vittima di schizofreniche visioni nelle quali compare il suo ex amante (Marcel Bozzuffi): un incubo che per Cathryn sembra non avere fine. La magistrale fotografia di Vilmos Szigmond rende alla perfezione il tono autunnale della storia, nella quale la cupezza interiore si esteriorizza nell'ambiente di un cottage solitario in Irlanda. Altman rappresenta qui il suo lato oscuro, in una vicenda che ha dei punti in comune, per la disintegrazione psicologica di una protagonista già assai turbata, con #Vedi#Repulsione di Polanski, ma non riesce a coinvolgere appieno per una certa freddezza di fondo, bilanciata solo in parte dall'intensa interpretazione di Susannah York. È comunque un film criptico, complesso e interessante che esplora le inesplicabili contraddizioni delle pulsioni sessuali