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Etichetta: Cecchi Gori Codice articolo: prd19653 Categoria:
DVD » Film Drammatici
Caratteristiche
Anno: 2014 Regista/Autore: G. Cecconi Tipologia: Nuovo
Trama
Guido Brizzi ha dieci anni quando entra, per scelta, in seminario. Non sa quanto la sua vita cambierà, rispetto a quella che conduce con la madre amorevolmente protettiva, ma sente forte la vocazione religiosa. Il seminarista segue la crescita di Guido da quel momento fino alle soglie dell'età adulta, raccontando le peculiarità del seminario: la mensa dove è obbligatorio mangiare anche il contorno, la camerata, gli scherzi con i compagni di corso, la rigidità del padre prefetto, le sfide a calcetto e biliardino, le collezioni di santini e figurine dei calciatori.
Colto a metà fra le prediche di chi invoca l'evangelizzazione degli infedeli e condanna l'"eresia comunista" e i racconti del prete che, in biblioteca, gli racconta la rivoluzione pacifica di Don Milani, Guido si accorge di non condividere tutti i precetti a lui impartiti, di preferire l'uomo alle regole, e di non capire la disparità di trattamento riservata ai suoi più cari amici in seminario: Sandro, il cardiopatico figlio dell'avvocato benefattore della Chiesa, e Pugliese, il povero meridionale figlio di padre ignoto che il prefetto chiama regolarmente "bastardo".
Quello di Guido è un percorso verso la consapevolezza e verso una scelta finale preannunciata dalla prima scena, l'unica, insieme all'ultima, a colori. Il resto del film è narrato in un bianco e nero dalle ombre profonde, con grande rigore compositivo e grandissima attenzione ai dettagli. Il seminarista è stato girato in poche settimane ma è evidentemente il film della vita di Gabriele Cecconi, docente di linguaggio cinematografico a Prato (dove è ambientata la storia, con tanto di deliziosi accenti toscani) che ha all'attivo innumerevoli corti e mediometraggi.
Per il suo debutto al lungometraggio Cecconi ha dovuto attendere più di vent'anni, ma è evidente che non è rimasto con le mani in mano: Il seminarista è un lavoro di lima e di cesello attento alla forma quanto ai contenuti. Cecconi mantiene uno sguardo affettuoso e nostalgico pur senza risparmiare le critiche all'istituzione ecclesiastica e ricrea fedelmente (è il caso di dirlo) un'epoca e un'atmosfera perdute ma non dimenticate. Esatto anche nella direzione degli attori, Il seminarista riporta alla narrazione classica da libro Cuore senza che questo sia inteso in senso dispregiativo, e crea una parabola sull'ossessione della colpa e della rinuncia che ha reso obsolete certe istituzioni, giacché non è mai possibile "mettere il lucchetto ai pensieri".