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Dimesso dal seminario perché, dopo un trauma, non sa parlare normalmente, un giovanotto va a fare l'autista-infermiere in una ricca famiglia nobile del Sud (riprese a Ostuni, in Puglia). È un ambiente tarato dai vizi adatto a far prosperare un saprofita (organismo vegetale che si nutre di sostanze organiche in decomposizione), trasformandolo in magnaccia e assassino. 1° film di un assistente di Marco Bellocchio, impregnato di umori antiborghesi, furia antifamilista e livore anticlericale, quasi mai controllati e tanto meno espressi con efficacia. S. Nasca scambia la virulenza per forza. Non manca qualche sprazzo di fantasia irridente (il pellegrinaggio a Lourdes). Direzione degli attori carente.