Lei è una borghese agiata e colta, lui un povero pescatore scozzese. Si conoscono a vent'anni. Lui le chiede di sposarlo, ragionevolmente lei rifiuta. Lei si sposa e ha un figlio, lui si ammoglia e ne ha tre, ma a intervalli regolari s'incontrano, fanno l'amore, si separano. Trent'anni dopo, ai funerali di lui sul mare di Scozia, lei conclude che fu un grande amore itinerante: Parigi, Londra, le caribiche Virgin Islands. Dal romanzo rosa Les Vaisseaux du coeur di Benoîte Groult, A. Birkin, fratello di Jane, ha cavato una love story tiepida, sciapa, prolissa senza bagliori, senza il senso del tempo che passa. Far passare l'anglo-milanese G. Scacchi dai venti ai cinquant'anni senza una ruga è una convenzione, ma dura da digerire per lo spettatore, sebbene Dietrich Lohmann l'inquadri e l'illumini con amore. V. D'Onofrio in parte. Gli altri fanno tappezzeria.