Il Pozzo e il Pendolo

Francis Barnard (John Kerr) si reca in Spagna dopo la morte di sua sorella Elizabeth (Barbara Steele). Lo accoglie il vedovo, Nicholas Medina (Vincent Price), tormentato figlio di uno dei più brutali inquisitori. Nicholas spiega al cognato che Elizabeth è morta a causa di una strana infezione del sangue, ma Francis ha dei sospetti e si ferma per scoprire la verità. Dopo il grande successo de #Vedi#I vivi e i morti, l'American International Pictures e Roger Corman insistono aprendo di fatto un vero e proprio ciclo di film basati sui racconti di Edgar Allan Poe. Questo secondo rispetta i principi che avevano fatto del precedente un film di successo e di notevole innovazione. Però in qualche misura il bersaglio viene mancato. Il racconto di Poe è più di situazione che di narrazione e Richard Matheson, ottimo sceneggiatore ma qui un po' sotto tono, per dargli corpo drammatico non trova di meglio che arricchirlo con tresche coniugali che se da un lato forniscono un bel colpo di scena finale, dall'altro trivializzano un po' troppo il racconto. Scenografie e tono complessivo del film restano uniche e molto riuscite. Vincent Price contribuisce al film con un'interpretazione tipica, ricca di sfumature e di esibizionismo, mentre in diretta dall'horror italiano arriva la magnetica Barbara Steele, anche qui ottima. L'immagine del pendolo con la lama affilata che scende sempre di più verso il petto della vittima designata è rimasta nella storia dell'horror