Il piccolo Joey di sette anni scappa credendo di aver ucciso il fratello maggiore, a Coney Island, la grande spiaggia dei divertimenti di New York. Piccolo gioiello di narrativa filmica che, pur nella gracilità dello spunto, non ha una sbavatura sentimentale nella descrizione di una sofferenza infantile che si mescola col senso dell'avventura e con gli incubi del grande luna park da paese delle meraviglie. Scritto da Ashley e montato dalla Orkin che presto avrebbe sposato Engel, il vero regista del trio, e sarebbe diventata una nota fotografa. Girato al costo di 30 000 dollari con una cinepresa di 35 mm portatile, costruita apposta per Engel che nella fotografia tiene conto della lezione del grande Paul Strand. È uno dei primi manifesti teorici e pratici del New American Cinema sull'uso del cine-occhio come strumento di esplorazione della realtà. Acquistato dal distributore americano di Roma città aperta e Ladri di biciclette. Leone d'argento alla 14ª Mostra di Venezia. Caduto nell'oblio. Da recuperare.