Il Messaggero della morte

Un giovane che soffre di amnesia (Zeljko Ivanek) viene portato in una clinica psichiatrica dopo un tentativo di suicidio per affogamento. Lo prende in cura la dottoressa Gail Farmer (Kathryn Harrold), che sviluppa con il paziente un forte legame psichico. La dottoressa Farmer ha degli incubi causati dall'influsso del giovane, dotato di poteri che non sa controllare. Il capo di Gail, il dottor Denman (Paul Freeman), sottopone il giovane all'elettroshock, ma l'effetto è terribile. Horror insolito ed efficace che rappresenta l'ambizioso esordio nel lungometraggio per Roger Christian, collaboratore di George Lucas e futuro regista del terribile Battaglia per la Terra, flop fantascientifico da L. Ron Hubbard con John Travolta. Qui Christian si mette saggiamente al servizio di un'interessante e acuta sceneggiatura di Thomas Baum e ottiene buone interpretazioni da un gruppo di attori non troppo noti. Lo spunto del potere psichico paranormale non è certo nuovissimo e anzi in quegli anni (da #Vedi#Carrie a #Vedi#Patrick) era molto in auge, ma il tono sommesso e inquietante che Christian infonde al film, oltre ad alcune svolte narrative insolite, lo rinnova e ne propone un utilizzo almeno parzialmente diverso