Il Medaglione insanguinato

Michael Williams (Richard Johnson), documentarista della BBC, deve andare a Spoleto per girare un documentario sui dipinti demoniaci. La moglie è morta da un anno in seguito a un incendio e la figlia Emily (Nicoletta Elmi) è ancora turbata. Michael acconsente a portarla con sé, insieme alla governante Jill (Evelyne Stewart), segretamente innamorata di lui. A Spoleto, Michael chiede aiuto alla contessa Cappelli (Lila Kedrova) per l'identificazione di un misterioso quadro che turba non poco la contessa. Michael trova che l'assistente alla produzione, Joanna (Joanna Cassidy), sia attraente e inizia una relazione con lei. Però Emily ha delle visioni e le cose cominciano a prendere una piega sinistra. La chiave di tutto sembra essere un medaglione che Michael aveva regalato alla moglie e che ora Emily ha voluto per sé. Dallamano gira con abilità (qualche zoom di troppo si può perdonare) e trae ottime suggestioni dagli scenari naturali della campagna e, soprattutto, dalle viuzze di Spoleto, costruendo una buona suspense basata anche sui rapporti tra i personaggi, curando in particolare quello, morboso e possessivo, che lega Emily al padre. Proprio per questo la svolta soprannaturale sembra superflua e poco interessante. La chiusa è debole, molto preannunciata. Il cast è bravo e ben diretto, con Richard Johnson che offre una sicura caratterizzazione del protagonista e Nicoletta Elmi sensibile nel tratteggiare le inquietudini e le paure della ragazzina. Un film che si segue volentieri, ma un po' irrisolto. Chiusa finale con citazione dal discorso di Paolo VI sul diavolo, citato anche ne #Vedi#L 'Anticristo. Uscito con lo stravagante titolo Perché? e poi reimmesso sul mercato qualche mese dopo con quello definitivo, ma un tantino banale, de Il medaglione insanguinato