Il Marchio di Dracula

Paul, impenitente donnaiolo (Christopher Matthews), commette l'errore di sedurre la figlia del borgomastro e deve lasciare precipitosamente la città. Caso vuole che finisca per salire sulla carrozza condotta dal servo di Dracula Klove (Patrick Troughton), che lo conduce al castello dove Paul trova buona accoglienza da parte di Tania (Anouska Hempel), la quale ha ovviamente secondi fini. Interviene però un possessivo Dracula (Christopher Lee). Nel frattempo, il fratello maggiore di Paul, Simon (Dennis Waterman), accompagnato da Sarah (Jenny Hanley) si mette alla ricerca del fratello scomparso. Un Dracula della Hammer in tono minore, che testimonia l'indecisione sulla strada da prendere per lo sviluppo della serie, che infatti con il film successivo #Vedi#1972: Dracula colpisce ancora, tenterà una via totalmente diversa, quella dell'aggiornamento ai tempi moderni. Il Dracula di questo film è privo del fascino romantico dei precedenti: circondato da stereotipi (primo fra tutti il servo deforme che ha con lui un rapporto sadomaso) vive una vicenda decisamente banale, anche se c'è la parziale soddisfazione di vedergli fare, per la prima volta in un film della Hammer, cose che in Stoker faceva tranquillamente, ad esempio arrampicarsi sui muri. Con tutto questo è un film che proprio perché si adagia totalmente su cliché senza alcuna ambizione si presenta, nei suoi limiti, di sicuro e gradevole intrattenimento