Il Disordine

Nella Milano del boom economico, il giovane Mario cerca un'occasione per affermarsi attraverso gli incontri con un ironico magnate dell'industria, una signora capricciosa, un gruppetto di snob tormentati. Aperto alle influenze culturali più varie del suo tempo, Brusati si discosta volutamente dai canoni e dalle convenzioni del realismo il cui moralismo gli è indifferente ed estraneo. Sceglie i suoi personaggi alle due estremità della scala sociale dove è più facile cogliere i segni della disgregazione, scelta che gli permette una deformazione cara al suo gusto figurativo, ma che limita il significato di quel che racconta. Con Agostino, L'isola di Arturo e Il mare, uno dei 4 film che per primi affrontarono esplicitamente il tema dell'omosessualità.