Dorian (Helmut Berger) è affascinato dal bellissimo ritratto che il suo amico pittore Basileo (Richard Todd) gli ha dipinto. Colpito dal pensiero che il quadro resterà, quale testimonianza della sua bellezza, mentre lui è destinato a invecchiare e a corromperla, Dorian esprime il desiderio che sia il quadro a invecchiare al posto suo. E così inspiegabilmente avviene. Negli anni, Dorian rimane tale e quale, dedicandosi a una vita di piaceri sempre più sregolati, mentre il ritratto del quadro diventa orrendo. Curiosa versione de Il ritratto di Dorian Graydi Oscar Wilde che punta, non senza fondamento, sull'erotismo e sulle depravazioni più che sull'orrore, restando quindi abbastanza in linea con gli intenti del romanzo. L'ambientazione contemporanea e la presenza del bello maledetto per antonomasia un Helmut Berger che sembra fatto apposta per il ruolo rendono il film interessante, anche se l'andamento sin troppo prevedibile non aiuta. Notevolissimo il cast, che vede la presenza di Herbert Lom nel classico ruolo di Wotton, Isa Miranda, Eleonora Rossi Drago e una buona presenza di bellezze dell'epoca: Marie Liljedahl, Margaret Lee, Beryl Cunningham e Maria Rohm