Il Circo degli orrori

Il dottor Rossiter (Anton Diffring) è un chirurgo plastico costretto a scappare dall'Inghilterra, nel '47, a causa di un intervento sbagliato. Rifugiatosi in Francia sotto falso nome entra a far parte di un circo grazie alla sua abilità di chirurgo che gli consente di rimediare ai danni prodotti da un bombardamento, in tempo di guerra, alla figlia del proprietario. Divenuto proprietario del circo, Rossiter indulge comunque nella sua antica passione chirurgica e opera regolarmente donne sfigurate che incontra viaggiando. Quando qualcuno lo contraria (o vuole andarsene) Rossiter lo elimina in modo che sembri un bizzarro e sanguinoso incidente. Secondo capitolo della trilogia sadiana della Anglo-Amalgamated, realizzato subito dopo il successo de #Vedi#Gli orrori del museo nero. L'impostazione resta la stessa: una trama semplice e banale che dà spazio a delitti fantasiosi e operazioni chirurgiche estreme. L'ambientazione nel circo consente la spettacolarizzazione della sofferenza e gioca sull'aspettativa del pubblico per gli incidenti, in modo da smascherare i sentimenti sadici nascosti nelle profondità dell'animo umano. Diseguale nella riuscita, con alcuni momenti di puro delirio e altri di piatta banalità, il film ha in Anton Diffring un interprete più che adeguato, che rifugge dalle esagerazioni di Michael Gough nel film precedente e dà del chirurgo assassino un ritratto più freddo e crudele. Particolarmente brillante e malsana la tavolozza dei colori