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Per aver ospitato un disertore, giovane cameriera tedesca è presa di mira dagli sbirri e messa alla berlina da un giornale popolare, reazionario e scandalistico. Da un libro (1974) di Heinrich Böll. Nell'edizione tedesca il film s'intitola come il libro: L'onore perduto di Katharina Blum. Böll si era ispirato alla campagna di stampa, impregnata di odio e di menzogna, contro Andreas Baader e Ulrike Meinhof, incriminati per azioni contro la sicurezza dello Stato. Nel passaggio dalla pagina allo schermo, i due registi hanno sostituito l'ironia pugnace di H. Böll con una partecipazione emotiva più diretta, senza scivolare nel melodramma né cedere agli effetti, cioè a quella tecnica scandalistica che è il bersaglio della loro critica.