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Etichetta: Avofilm Codice articolo: vers0110 Categoria:
VHS » Film Erotico
Caratteristiche
Anno: 1972 Regista/Autore: E. De La Iglesia Tipologia: Ex Noleggio
Trama
In un futuro prossimo, un assassino sconosciuto miete vittime tra i ragazzi. Anna (Sue Lyon), un'infermiera molto stimata, viene insignita di un premio per la sua attività ospedaliera. L'amico e aspirante fidanzato Victor (Jean Sorel), un medico, le dice che avrebbe tutto per essere un'ottima dottoressa, ma ad Anna piace quello che fa perché le permette di approfondire il lato umano dei malati. Una gang di giovinastri si introduce nella casa di una ricca famiglia borghese che sta apprestandosi a guardare in Tv Arancia meccanica e compie atti di brutalità che richiamano quelli del film di Kubrick. In ospedale, Anna ascolta turbata le parole di un vecchio paziente disilluso che sostiene che le cose belle della sua vita di settantenne si possono racchiudere in poche ore. Anna ne trae conferma per la sua azione: è una serial killer e uccide, dopo aver amoreggiato con loro, persone che vede sole e tristi. Ma David (Chris Mitchum), fuoriuscito della gang di giovinastri, la scopre e pensa al ricatto. Nel frattempo, Victor conduce avanzati esperimenti per conto del Governo, al fine di sopprimere gli istinti criminali mediante la stimolazione elettronica cerebrale. Definito da qualcuno come la risposta spagnola ad Arancia meccanica, è un film curioso e interessante, ma sostanzialmente non riuscito perché fallisce nel tentativo di dare coesione ai suoi vari elementi. Inoltre, nonostante la materia trattata, è decisamente blando e a tratti anche noioso. Restano, oltre all'ambizione e all'anticonvenzionalità dell'assunto, diversi tocchi originali: l'insistenza su satirici commercials televisivi, l'accento su tematiche gay più o meno sotterranee e su elementi della cultura pop (Anna e Peter vanno a un'asta per un disegno del Flash Gordon di Alex Raymond). Sue Lyon è stata la Lolita di Kubrick e conserva parte di quel fascino in un ruolo che le consente una notevole varietà di look: godibile il vezzo citazionistico di far leggere al suo personaggio il libro di Nabokov. Pur senza focalizzare il suo sarcasmo e la sua cattiveria sociopolitica e pur con qualche banalità visuale, Eloy de la Iglesia si conferma un regista di personalità. La versione italiana è alterata soprattutto nel finale