Nel 1934 Enrico Fermi (1901-54) e i suoi allievi della scuola di Roma scatenano la reazione nucleare che apre la strada alla bomba atomica. Non è un film biografico. I ragazzi si chiamano soltanto con il nome proprio (Enrico, Ettore, Franco Emilio, Edoardo). Il nucleo del racconto è nel rapporto di Ettore (Majorana, 1906-38), giovane genio della matematica pura, con il fisico Enrico (Fermi) in cui cerca un padre ideale e che, invece, lo usa e vuole il suo talento, non il suo cuore (A. Cattini). Scritto con V. Cerami e A. Sermoneta, è un film TV di 3 ore quietamente emozionante e inquieto. Ha in Ettore (A. Prodan) l'eroe tragico che riassume tutti i personaggi di figlio di Amelio. Il taglio di 1 ora per la versione inutilmente destinata alle sale lo penalizza non poco.