Fratelli di sangue

Due orfanelle partono alla volta del West per raggiungere uno zio che lavora in un ranch. La stessa diligenza trasporta anche una giovane coppia con un bimbo appena nato e destinato a diventare in breve "il coccolino" della città di frontiera. Alle due orfanelle non viene permesso di tenere dentro casa i loro due cuccioli. Devono lasciarli fuori. Il figlio di un capo indiano, giunto in ritardo alla "festa del cane" organizzata dalla sua tribù, adocchia i due cagnolini. Prima però che l'indiano possa accoltellarli, la più grande delle due sorelle gli si scaglia contro. Lo zio, che ha assistito alla scena, spara all'aggressore uccidendolo. Quando il corpo esanime del figlio del capo viene riportato al campo indiano, la sua tribù organizza una immediata e violenta rappresaglia contro la città. Durante gli scontri, la coppia col bambino viene brutalmente divisa: l'uomo rimane ferito, la donna è sconvolta e il bambino pare scomparso. Lasciata la città e attraversata la pianura, la giovane madre e gli altri superstiti vanno a rifugiarsi nel ranch. Un bracciante messicano parte al galoppo per andare ad avvisare la cavalleria. Mentre aumenta il numero dei morti e il ranch viene cinto d'assedio, dall'interno della casa l'orfanella più grande scorge il bambino scomparso tra le braccia di un pioniere ormai senza vita. Sgattaiolando attraverso la feritoia segreta costruita per i cani, la ragazzina riesce a portare il bambino in salvo. Quando gli indiani stanno per irrompere nella casa, arrivano i soldati a cavallo. Le due orfane, i cagnolini e il bambino sbucano fuori illesi da una cassapanca. - Scott Simon [DWG Project # 483]