Fantasie di una tredicenne

Valerie (Jaroslava Schallerová) è un'adolescente senza genitori che avverte i cambiamenti dell'età. Guarda le ragazze più grandi giocare nel torrente e attende con ansia l'arrivo in paese di una carovana di attori e giocolieri, seguito da una processione di missionari. La nonna (Helena Anyzová), austera e bigotta, cade tra le braccia di un misterioso e mostruoso individuo al quale promette ogni cosa pur di tornare giovane e bella, e firma un patto diabolico. Nella camera nuziale dove un vecchio e una giovane trascorrono la prima notte di nozze, la nonna morde vampiricamente il collo della sposa, sotto gli occhi dell'essere demoniaco. Fiaba horror carica di simbolismi e di fascino surreale che, a volte, ricorda Buñuel nell'uso dell'immaginario religioso accoppiato a composte morbosità leggermente sadomaso. In questo contesto senza tempo, Valerie, interpretata con sensuale candore dalla brava Jaroslava Schallerová, è l'innocenza che viene a contatto con il mondo e con le trasformazioni dell'adolescenza. La storia è raccontata in modo poco lineare, come un confuso insieme dei sogni e delle visioni di una ragazzina che sta diventando donna. Pervaso da un erotismo sottile e sempre in bilico tra immaginazione e vaga realtà, è un film affascinante e volutamente ambiguo, che Jires dirige con stile ricercato e ricco di immaginazione, dando del vampirismo un'interpretazione magica e onirica che anticipa l'approccio di #Vedi#Lemora la metamorfosi di Satana. Jaromil Jires (1935-2001) ha avuto una lunga carriera articolata in svariate decine di prodotti cinematografici e televisivi, rimasti perlopiù confinati in ambito locale, ed è un peccato, ammirando l'eleganza e la fantasia di questo film. Jires è morto in seguito a un incidente automobilistico quando era ancora in piena attività. Tratto da un romanzo di Vitezslav Nezval (1900-1958), uno degli sceneggiatori di Estasi, diretto nel '33 da Gustav Machaty e famoso per il nudo pionieristico di Hedy Lamarr