Evil Toons

Quattro avvenenti ragazze sono ingaggiate dal titolare di un'impresa di pulizie (Dick Miller) perché puliscano una casa per l'arrivo dei nuovi proprietari. Ma la casa è stata teatro, in passato, di molti fatti misteriosi e terribili. Uno strano personaggio (David Carradine) consegna alle ragazze un antico libro e se ne va. Loro gli danno un'occhiata: è pieno di disegni erotici e mostruosi. Uno dei disegni prende vita e si trasforma in... cartone animato: per prima cosa violenta una delle ragazze e ne prende la forma. Poi, da cosa nasce cosa. Ovvero: la versione horror di Roger Rabbit, con cartoni animati orrorifici che interagiscono con gli attori. Il prolifico Fred Olen Ray (1954) è, in qualche modo, l'erede dei gloriosi autori di exploitation di un tempo. Gira film su film, senza preoccuparsi dell'esito finale, con uno stile pratico e informe che conduce a risultati mediamente mediocri, ma talvolta di buon intrattenimento. La sua mancanza di presunzione e il sincero amore per il genere lo rendono naturalmente simpatico: se fosse maggiormente curato sarebbe perfetto. Qui applica con cura la sua idea di effetto speciale (belle ragazze svestite), unendole a cartoni realizzati in economia e utilizzati con parsimonia, ma non sgradevoli. In più ci sono un David Carradine in vacanza (nel senso di non molto impegnato) e il cormaniano Dick Miller, sempre incisivo, che, a un certo punto, guarda se stesso in televisione in #Vedi#A Bucket of Blood e commenta: “Com'è che questo tizio non ha mai avuto un Oscar?”. Tra le ragazze, si fa notare Monique Gabrielle, nota per essere stata Emmanuelle nel terribile Emmanuele Vdi Walerian Borowczyk. Olen Ray spinge molto il pedale dell'ironia e sforna un film sufficientemente bizzarro da risultare interessante, pur con tanti difetti