Coco

Coco

3,99€
Non disponibile

Etichetta: Boss Film
Codice articolo: dha0065
Categoria: DVD » Film Hard
Caratteristiche
Anno: 0
Tipologia: Nuovo
Trama

Un'infanzia difficile alle spalle, una madre morta di tisi e un padre vagabondo, Gabrielle Chanel (interpretata da Barbora Bobulova nella prima parte e poi dall'americana Shirley MacLaine) cresce assieme alla sorella Julie in un orfanotrofio di suore. A diciotto anni comincia a lavorare in una sartoria di lusso assieme alla cugina Adrienne (Valentina Lodovini), dove perfeziona l'arte del cucito e incontra Etienne Balsan (Sagamore Stévenin), ricco e affascinante barone del quale si innamora perdutamente. Trasferitasi nella tenuta dell'amato, comincerà a mettere a frutto la sua sensibilità estetica e il gusto per gli abiti eccentrici e comodi. Dalla realizzazione di capellini colorati all'apertura di una maison a Parigi, tra la passione per Boy Chapel (Olivier Sitruk), personalità fondamentale per l'avvio dell'attività di Chanel, e quella perpetua per l'indipendenza femminile, il regista Duguay racconta la vita straordinaria di un'amazzone coraggiosa, in lotta contro i pregiudizi del tempo. Chanel è un'icona di stile. La definizione, sfruttata fin troppo nel tentativo di etichettare la personalità complessa della stilista francese, è riduttiva e fuorviante, come detta l'essenza stessa di un luogo comune. La mini-serie diretta da Duguay sceglie di percorrere la direzione opposta, ovvero di prendere la strada dell'approfondimento per smontare gli aspetti più superficiali del personaggio ed evitare accuratamente l'inconcludenza di un'agiografia. Il regista toglie i piedistalli, spegne le luci abbaglianti dei riflettori e punta la macchina da presa sulle ombre, i chiaro-scuri e le sfumature del tweed (tessuto preferito dalla stilista): in risalto vengono messi i pregi e i difetti di Chanel, l'orgoglio e la spregiudicatezza, i successi e le crisi. Così facendo, l'animo del mito viene messo a nudo e vestito di umanità. Un po' come Coco fa con le sue creazioni, per le quali sceglie il jersey, fino a quel momento ritenuto un tessuto troppo grezzo e poco adatto alla sartoria. Non mancano le scene in cui si svela l'origine del profumo Chanel n°5 e l'intuizione del logo della maison, o le inquadrature sui gesti nervosi di una donna emancipata, con la sigaretta in mano, così come la vediamo nei ritratti fotografici più famosi. Ma accanto alle frivolezze, c'è il dolore della prima guerra mondiale e la solitudine delle donne che aspettano il ritorno dei mariti al fronte, eventi drammatici che Chanel, non ancora “petite couturière”, vede e vive in prima persona. Nella contestualizzazione della sua straordinaria esistenza, il film riesce ad accentuare gli ostacoli di una faticosa ricerca di identità: il senso di abbandono, la povertà, la morte delle persone care e i compromessi necessari per realizzare i propri desideri. Il tutto mostrato con uno stile semplice, asciutto e vero, privo di trovate fantasiose (ad eccezione del b/n rovinato che segna il passaggio tra il presente e i ricordi del passato), supportato dalla bravura delle due attrici principali, Bobulova e MacLaine, entrambe vestite dal costumista Pierre-Yves Gayraud ma ammantate soprattutto dal fascino sensuale di una donna che vuole la libertà. La forza si costruisce sui fallimenti e per aprire gli occhi ci vuole intelligenza e audacia. E se ci sono le possibilità, un vestito che aiuti a sentirsi belle per se stesse e non per compiacere gli uomini. Chanel è vicina alle donne che incontriamo per strada e tutto acquista un senso, quando la moda va oltre il lusso. Se la ricerca della bellezza estetica smette di essere un privilegio da ricchi, anche le donne normali, basse o cicciotte, possono valorizzare la propria femminilità. Le curve del gentil sesso vanno vestite, non solo coperte. Questa è, in poche parole, la filosofia di Coco Chanel, una piccola rivoluzionaria in tailleur che ha vinto e sfidato il destino, combattendo con ago e merletti.

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