Nel prologo una coppia di giovani viene trucidata da un misterioso assassino in un camping tra i boschi. Anni dopo, un gruppo di ragazzi arriva, in compagnia del figlio dei gestori, nel camping, ormai chiuso, per trascorrere una vacanza. I due gestori, marito e moglie (Mimsy Farmer e David Hess), vivono tensioni di coppia piuttosto forti e la donna ha una relazione con lo sceriffo della zona (Charles Napier). Ben presto il mostruoso assassino che potrebbe essere un soprannaturale sciamano indiano seccato perché il camping è stato costruito su un sito sacro riprende la sua opera e i morti si ammucchiano. Deodato gira con efficienza e bravura, all'americana (se così si può dire), valorizzando le belle ambientazioni in un bosco autunnale e solitario che non si fatica a riconoscere come richiamo iconico alla serie di #Vedi#Venerdì 13, di cui questo è un degno epigono. Purtroppo, Deodato non è sorretto da una buona trama (ma è raro che gli slasherce l'abbiano), anche se, tenendo sempre presenti le più pure esigenze dell'exploitation, riesce a costruire uno spettacolo sufficientemente teso e vivace. Il cast è notevole: a parte Mimsy Farmer e David Hess, ci sono anche il granitico Charles Napier e, in particine minimali e del tutto insignificanti anche ai fini narrativi, John Steiner e Ivan Rassimov. Una giovane Nancy Brilli si esibisce con buona generosità