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Suonatore di oboe alla Fenice sa di avere poco tempo da vivere. Chiama la moglie a Venezia e dirige il concerto che ha sempre desiderato dirigere. Straziante corrida coniugale sullo sfondo di una livida laguna. Galeotte furono le musiche settecentesche di Benedetto e Alessandro Marcello (trascritte da Giorgio Gaslini), quelle originali di Stelvio Cipriani e la fotografia di Marcello Gatti. Meglio del contemporaneo Love Story, comunque. Scritto da Salerno e Giuseppe Berto.