Amore e guai

Nell'arco narrativo della stessa giornata il film alterna il racconto di differenti vicende. Un impenitente dongiovanni (Maurizio Arena) non rinuncia ai piaceri del corteggiamento (con un'attricetta di fotoromanzi) anche nel giorno in cui deve presentare la domanda ufficiale di fidanzamento. Sul treno Roma-Firenze un addetto alla carrozza ristorante (Marcello Mastroianni) fa salire la giovane fidanzata sperando di poter trascorrere almeno 3 ore con lei nel capoluogo toscano. Un uomo uscito di prigione (Richard Basehart) non riesce a trovare quel lavoro che gli permetterebbe di sposarsi con una giovane donna muta (Valentina Cortese). Tre vicende che avrebbero potuto diventare tre soggetti di un film a episodi offrono allo spettatore di oggi l'occasione per rivisitare (anche se con qualche situazione a volte un po' convenzionale, soprattutto nel finale) l'Italia di fine anni Cinquanta. Il pur considerevole cast non si vede offrire dei ruoli che vadano al di là di una professionale routine, con l'eccezione di Valentina Cortese costretta a recitare solo con il corpo. Anche in questi ruoli non di spicco si riconoscono le brave attrici.