Alien terror

Un alieno (un uomo normale vestito con tuta sgargiante, in puro stile pulp) scende sulla Terra e spia un sadico assassino all'opera. L'assassino torna a casa e confessa all'amante di aver ucciso ancora. Lei, comprensiva, si spoglia e lo abbraccia. Che lui uccida per essere consolato? Il professor John Mayer (Boris Karloff) è uno scienziato e ha scoperto una nuova, potentissima forma d'energia. L'alieno è lì, in puro stile Ultimatum ala Terra, per impedire che l'umanità ne faccia uso e si autodistrugga. C'è un notevole umore malsano nella relazione tra il serial killer e l'amante che gli chiede perché non usi il coltello anche con lei. Zona sadomaso subito abbandonata per l'incontro fatale tra l'alieno (che in quanto tale è trasformista e si presenta nelle vesti di una bella bionda) e il killer. Oltre che trasformista, l'alieno è ovviamente in grado di possedere gli umani e quindi possiede il killer e, nei suoi panni, riesce a diventare assistente di Mayer, a sua volta, in qualche modo, posseduto dall'alieno. Questi agisce a fin di bene, ma è privo di scrupoli. L'attore basettone che lo interpreta è vittima di un grave caso di miscasting: non è per nulla minaccioso, sembra un cantante di flamenco e si muove con ridicola lentezza per darsi un carisma che non ha. Nel finale, Mayer cerca di trovare la forza di lottare contro l'influenza aliena. Grande uso di controfigure karloffiane, trama selvaggiamente sopra le righe, resa finale decisamente sotto tono. Fa parte del quartetto di film “messicani” con Karloff: gli altri sono #Vedi#Settore Tortura, #Vedi#Danza Macabra e #Vedi#Gli adoratori dela morte (v. la scheda di quest'ultimo per l'inquadratura complessiva dell'operazione)