L'Assassinio di Trotsky

1940: le ultime settimane della vita del grande avversario di Stalin, emigrato in Messico e assassinato su commissione in circostanze strane. Deludente a livello storico, incapace di indicare il retroterra della morte, il film ha una certa forza cronistica nel rievocare il clima da fortezza assediata in cui viveva Trotsky, in attesa della morte. Film poco riuscito, ma qua e là stimolante soprattutto nel sondare l'ambiguità dell'assassino (A. Delon) alla ricerca di una identità.