Il Ritorno dei morti viventi 3

Il gas in grado di rianimare i morti è ancora in possesso dei militari che continuano a compiere esperimenti, coordinati dal colonnello Reynolds (Kent McCord). Questi ha un figlio ribelle, Curt (J.Trevor Edmond), in aperto disaccordo con il padre, che se ne va in moto con la fidanzata Julie (Mindy Clarke). I due hanno un incidente e la ragazza muore. Curt non si rassegna alla perdita e porta il suo cadavere nel laboratorio del padre per riportarla in vita. Ci riesce, ma naturalmente le cose non andranno come sperava. Dopo il terribile secondo episodio che buttava sul comico senza far ridere, Brian Yuzna prende in mano la franchise e realizza un film totalmente serio e cupo, in aperto contrasto anche con la ribalda vivacità del primo. Il risultato è interessante, anche se non del tutto riuscito. Yuzna rielabora elementi de La zampa di scimmia di Jacobs – l'inaccettabilità della perdita e il desiderio di un ritorno dalla morte non possono che produrre mostri – e punta sulla drammaticità della figura della zombie che deve combattere una lotta impossibile con la propria natura. Mindy Clarke, una specie di zombie punk, è brava nella parte, ma la storia, benché raccontata con buon piglio, è davvero troppo risaputa. Buoni gli effetti speciali. A parecchi anni di distanza, sono apparsi nel 2005 ben due seguiti diretti da Ellory Elkayem: Return of the Living Dead: Necropolis e Return of the Living Dead: Rave to the Grave, inediti da noi