Una coppia di coniugi (Oliver Reed e Karen Black), con suocera (Bette Davis) e figlioletto al seguito, prende possesso di una splendida (ancorché antiquata e malmessa) casa avuta a prezzo di favore con il compito di curarsi anche dell'anziana proprietaria, che non si vede mai. Ben presto la casa sarà teatro di eventi incomprensibili, turbe psicologiche e possessioni varie. Nel campo delle case stregate, è un piccolo capolavoro di cattiveria e di torbide inquietudini con la fatale ineluttabilità di certi incubi. Privo di grossi cedimenti e ricco di svolte narrativamente riuscite, oltre che abbastanza raffinato nella descrizione delle psicologie e delle tensioni familiari, il film si avvale della convinta partecipazione di un cast di rilievo. Dan Curtis (1928-2006), produttore e regista, è stata una figura fondamentale dell'horror televisivo (basti pensare alla serie Dark Shadows, a Kolchack e a#Vedi#Trilogia del terrore): questo può essere considerato il suo miglior risultato al cinema, che ha frequentato relativamente di rado. Sceneggiato da William F. Nolan, noto scrittore di fantascienza, ha però rallentamenti di ritmo e la regia di Curtis a volte sembra risentire della sua provenienza televisiva