Non faccio la guerra, faccio l'amore

Nel 1965 il testardo comandante di un sommergibile tedesco gira ancora per oceani e mari nell'assurda speranza di un altro conflitto. A bordo c'è, fin da quando era in fasce, un'orfana naufraga. È lei che non vuole fare la guerra. Scherzo cinematografico misteriosamente sottotitolato. Quasi un'autobiografia comica. Di chi? Fallito tentativo di un grottesco antimilitarista e anticapitalista: i siluri affondano prima di arrivare ai bersagli. Di eleganza esangue, è un apologo satirico senz'anima, allo stato liquido. Scritto con Luigi Magni e Iaia Fiastri.