Randall Dale Adams nel 1976 fu condannato a morte (pena tramutata in ergastolo per ragioni tecniche) da un tribunale del Texas per l'assassinio di un poliziotto. L'imputato si era dichiarato innocente, ma per la sua condanna fu determinante la testimonianza di David Harris, un ragazzo che alcune ore prima del delitto gli aveva dato un passaggio. La lettura degli atti processuali aveva convinto E. Morris, cineasta che alterna l'attività di documentarista con quella di investigatore privato, che Adams era innocente. Mise insieme La sottile linea blu (quella delle forze dell'ordine che, secondo la frase di un poliziotto, separa la società civile dal disordine del crimine), lo proiettò in molte città e suscitò tanto scalpore che fece riaprire il processo. L'imputato fu assolto e uscì dopo 13 anni di carcere. Si scoprì che il colpevole era stato proprio il principale teste d'accusa. Con una serie di sconnessioni temporali nella costruzione narrativa, Morris ha impaginato il suo materiale con la sagacia di un giallista provetto.