Dopo la morte della madre, Katherine (Mia Sara) va a Bucarest per cercare il padre, che non vede da vent'anni. Non sa dove sia e chiede aiuto all'ambasciata americana, dove non trova appoggio. Lo cerca, perciò, all'ultimo indirizzo conosciuto. Vi trova Anton (Anthony Perkins), gestore di un negozio di artigianato: questi si ricorda d'aver conosciuto l'uomo, molti anni prima, ma le rivela che è morto in un incidente. Sara è rattristata, ma circostanze strane e sogni bizzarri le mettono inquietudine. Continua la ricerca, ottenendo informazioni confuse e contraddittorie che però la portano alla verità, oscura e minacciosa: suo padre è Anton ed è un vampiro. Film televisivo uno Stuart Gordon minore ma non privo di interesse. Mia Sara, fragile e attraente, rende in modo credibile la protagonista che straniera in terra straniera cerca il passato e trova più di quanto vorrebbe. Anthony Perkins è, al solito, insinuante e interessante, in un'interpretazione ricca, almeno all'inizio, di divertite sfumature. La storia è prevedibile e si muove su binari noti, ma l'ambientazione è originale (soprattutto per l'epoca in cui il film è stato realizzato): Gordon cerca angoli realistici e poco glamour della città, creando un'atmosfera arcana e desolata, e sfruttando il senso di disagio di Katherine, immersa dapprima in una realtà nuova, quella di Bucarest, e poi in un mondo ancora più disorientante. Finale però assai scontato