Bedlam

Londra, 1761. Nell Bowen (Anna Lee), attrice di una certa fama e protetta di lord Mortimer (Billy House), prende a interessarsi delle terribili condizioni delle persone rinchiuse nel manicomio di Santa Maria di Betlemme (in breve, Bedlam), gestito con metodi brutali da George Sims (Boris Karloff). Non passa molto tempo e il suo interesse, che ha suscitato parecchie antipatie e, soprattutto, la caduta dalle grazie di lord Mortimer, la portano a ritrovarsi, lei stessa, rinchiusa a Bedlam. Ultimo horror della serie prodotta da Val Lewton per la RKO, è in realtà un dramma storico con sottolineature orrorifiche che traccia un quadro realistico e terribile delle condizioni dei manicomi dell'epoca, ma soprattutto del labile confine tra normalità e pazzia. Gli ultimi horror di Lewton (da #Vedi#Il vampiro del'isola in poi) tendono a essere diversi dai primi nella ricerca di una struttura narrativa forte e radicata in una precisa epoca storica, abbandonando in parte l'ambiguità onirica che caratterizzava i precedenti, ma mantenendone la raffinatezza figurativa (per quanto possibile, visto che Mark Robson non è certo Jacques Tourneur). Compatto e interessante, anche se non perfetto, il film trae vantaggio da una sontuosa caratterizzazione di Boris Karloff che con Lewton ha dato alcune delle sue migliori interpretazioni. Lasciata la RKO per la serie A del cinema, Lewton non avrebbe più ritrovato l'estro e la libertà che i piccoli budget gli consentivano e, dopo alcuni film non particolarmente riusciti, sarebbe morto prematuramente per infarto il 14 marzo 1951