Ultimo respiro

Due sottoproletari del quartiere Zen di Palermo tentano di rubare in una villa, ma il colpo fallisce. Uno dei due (F. Benigno) s'innamora della ragazza perbene (F. Moro) che gli ha dato una botta in testa, ma i suoi amici e il maturo padrone di casa dissentono. Da un soggetto del siciliano Aurelio Grimaldi, sceneggiato dall'infaticabile Sandro Veronesi, un film che tenta di giocare su vari registri, tentennando tra commedia, dramma sociale, lirismo, denuncia, referto esistenziale.