Patrick

Dopo aver ucciso la propria madre e il suo amante, Patrick, un robusto ragazzone (Robert Thompson), viene ricoverato in una clinica in coma irreversibile, apparentemente a causa di una lesione cerebrale. Ma quando, dopo tre anni, viene assegnata al giovane Kathy, una nuova e piacente infermiera (Susan Penhaligon), questa si accorge subito che c'è qualcosa di strano. Patrick è infatti in grado di comunicare, ma solo con lei; oltretutto è in grado di attentare alla vita degli uomini che le ronzano attorno, muovendo oggetti con la mente. La spiegazione è che quando uno si perde un senso gli altri si acuiscono: Patrick li ha persi tutti e gli resta solo il sesto senso, che non è l'intuito ma qualcosa di paranormale. Siamo nel territorio di #Vedi#Furye di #Vedi#Carrie: questo film australiano vi si addentra in modo non spregevole riservando qualche attenzione anche a un'ambientazione urbana piuttosto squallida e tratteggiando con pochi ed efficaci tocchi le paranoie ossessive del personale della clinica. Sempre sul punto di decollare, ma senza la capacità per farlo, resta un film sostanzialmente irrisolto che però ha riscosso un grande successo anche in Italia, contribuendo alla migrazione verso Hollywood del suo regista, dove avrebbe diretto #Vedi#Psycho I, e alla creazione di un capolavoro del trash come il suo falso seguito #Vedi#Patrick vive ancora. Susan Penhaligon offre una sensibile interpretazione