Nomads

Un uomo che parla francese viene ricoverato, ferito e sotto shock, in un ospedale di Los Angeles. La dottoressa Eileen Flax (Lesley-Anne Down) gli si avvicina, ma lo sconosciuto la morde all'orecchio e muore. Si scopre poi che si trattava del noto antropologo Jean Charles Pommier (Pierce Brosnan). Eileen è sconvolta dalla cosa e piuttosto misteriosamente rivive in prima persona le ultime vicende di Pommier e le sue scoperte: eschimesi e africani temono spiriti malvagi che dimorano in luoghi dove si sono svolti fatti di sangue e vivono un'esistenza nomade compiendo violenze e facendosi vedere solo da chi crede in loro. Pommier aveva capito che questi spiriti nomadi e malvagi si trovano anche a Los Angeles. Curioso horror, sviluppa un interessante spunto paraantropologico. La struttura narrativa, composita e complessa, si dipana in modo relativamente faticoso e ambiguo, ma contribuisce al fascino che il film riesce a suscitare, anche se alla resa dei conti la conclusione banalizza un po' la questione. Il film resta comunque interessante e almeno in parte originale. Guidato da due attori di discreto livello come Lesley-Anne Downe e un Pierce Brosnan pre-James Bond, il cast comprende alcune presenze curiose come l'ex rocker Adam Ant e interessanti come la warholiana Mary Woronov e la veterana Nina Foch. Brillante e inconsueto esordio di John McTiernan (1951), che poi si sarebbe dedicato a tutt'altro genere di film, con la sola parziale eccezione del fantahorror #Vedi#Predator, comunque giocato su schemi completamente diversi