L'Ultimo treno della notte

L'Ultimo treno della notte

19,99€
Disponibile

Etichetta: Trash Mountain
Codice articolo: prd13984
Categoria: DVD » Film Giallo/Thriller
Caratteristiche
Anno: 1975
Regista/Autore: Aldo Lado
Tipologia: Nuovo (Import in italiano)
Trama

Lisa Stradi (Laura D'Angelo) e sua cugina Margaret (Irene Miracle) partono dalla Germania per tornare in Italia per le feste di Natale. Durante il viaggio aiutano due balordi (Flavio Bucci e Gianfranco De Grassi) a nascondersi alla vista del controllore (sono senza biglietto), ma poi diventano vittime delle attenzioni dei due. Per sottrarsene, cambiano treno, ma non sanno che i due sono costretti a fare altrettanto e si ritrovano sullo stesso convoglio. Assieme ai due, c'è anche una signora (Macha Meril) che, da vittima dello stupro dei teppisti, è diventata sodale e anzi li guida a nuove nefandezze. Le due ragazze vengono violentate e seviziate: una si suicida, l'altra si getta dal treno nel vano e disperato tentativo di salvarsi. Poi però il trio infernale incappa nel padre di Lisa (Enrico Maria Salerno), che per una serie di circostanze li ospita e si rende conto che sono loro gli assassini di sua figlia. Chiaramente è un clone de #Vedi#L'ultima casa a sinistra, del quale riprende la struttura, compreso il redde rationem a casa dei familiari delle vittime. Però ha sufficienti caratteristiche originali da renderlo interessante. La più importante è la lettura della vicenda in chiave sociopolitica. I personaggi negativi non hanno un nome, ma sono indicati con la categoria cui appartengono. In particolare il personaggio di Macha Meril è la “signora per bene”. Nel presentarla, Lado ribalta uno dei più classici – e meno condivisibili – luoghi comuni cinematografici, quello del rapporto che parte come una violenza ma diviene un atto consensuale dopo che l'uomo ha “vinto” l'iniziale resistenza della donna con un bacio appassionato. Con consapevole trasgressione, qui, l'apparente vittima dello stupro (la “signora per bene”) diviene poi la manovratrice perversa delle azioni dei due criminali. Questo a indicare come la borghesia si serva e manipoli il “sottoproletariato”. E il finale mantiene questo senso perché, a differenza di quanto succede nel film di Craven (più elementare sotto questo profilo), l'appartenenza alla classe borghese conferisce una determinante presunzione di innocenza. Il film è teso, ben condotto e realizzato con una ricerca di realismo che rende verosimile la vicenda anche nei suoi aspetti più metaforici e meno credibili. Non mancano le lungaggini e chi ha visto L'ultima casa a sinistra sa già come andranno le cose, ma la visione resta comunque interessante

Chi ha comprato questo articolo ha comprato anche uno di questi
MissingVideo.com © 2024 - Realizzato da Cavalleri Davide