La Strage di Frankenstein

Il professor Frankenstein (Whit Bissell), discendente dell'originario barone, si dedica allo stesso tipo di ricerche e vuole costruire un essere vivente da pezzi appartenuti a persone diverse. Dato che usa parti di vittime di incidenti stradali, il risultato non è da concorso di bellezza, ma vive grazie a una ingegnosa apparecchiatura elettronica di sua invenzione. Solo che – effetto collaterale – il mostro è violento, poco controllabile e uccide. Della cosa si accorge Margaret (Phyllis Coates), fidanzata di Frankenstein, con l'effetto che il poco premuroso fidanzato la fa uccidere dal mostro. E non finisce qui. Dopo l'enorme successo di #Vedi#I Was a Teenage Werewolf, l'A-merican International Pictures ci riprova con Frankenstein riutilizzando gli stessi elementi: un mostro teenager governato da un adulto freddo e crudele, in una rozza ma efficace metafora della realtà giovanile americana dell'epoca. Il film è delirante, ma divertente. Whit Bissell è sublime nel ruolo del freddo e spietato Frankenstein, come lo era stato in quello simile dello scienziato nel film precedente. Vivace, svelto e totalmente senza senso, il film è in bianco e nero, ma ha una sequenza a colori nel finale