Ramona (Lara Wendel), una giovane ragazza con ambizioni di pittrice, incontra Roberto (Gerardo Amato), un benestante gentiluomo di campagna. I due si innamorano e si sposano. Lei va a vivere nella casa di lui, ma subito le cose si mettono male: da un lato, una specie di governante (Malisa Longo) che ha avuto (ha?) dei trascorsi con Roberto non vede di buon occhio la nuova arrivata; dall'altro, una congregazione pseudosatanica (i frati rossi, appunto) sembrerebbe esigere il sacrificio guarda caso della moglie di Roberto. Piccolissimo horror girato con pochi mezzi, con una storia che prende una piega ambigua forse perché incapace di concludere, ma che in ogni caso è stiracchiata per arrivare alla lunghezza richiesta a un film e rimastica luoghi comuni senza divertire. Lara Wendel è interessante anche se non recita con molto impegno. Lucio Fulci è accreditato come supervisore degli effetti speciali, ma non se ne vedono molti: ci si è spesso chiesti che ruolo avesse ricoperto, finché Albiero e Cacciatore hanno confermato, nel loro ottimo libro su Fulci (Il terrorista dei generi), che il maestro non ha avuto nulla a che fare col film